DOLCEACQUA (IM) BORGO ANTICO - VIA DORIA | ||
visionarium 3-D
I DOCUMENTARI |
||
OLTRE LA LUCE
(Grotte ed abissi in alta Val Nervia) ![]() (1995) 23 minuti 8 proiettori (I) restaurato in digitale HD 1920x1080 dicembre 2008 |
||
Le grotte della Val Nervia sono state esplorate e classificate dal Gruppo speleologico C.A.I. di Imperia e in parte dallo Speleo Club C.A.I. di Sanremo. Si tratta di pozzi e voragini di modellamento pluvio-nivale e di complessi ipogei assai estesi, aperti nei territori dei comuni di Pigna e Rocchetta Nervina, che presentano diversi gradi di difficoltà, da affrontarsi con la necessaria preparazione speleologia e scientifica. Per la prima volta le bellezze segrete e affascinanti di queste, finora riservate a pochi fortunati speleologi, sono state documentate con eccezionali sistemi di ripresa e vengono riproposte al più vasto pubblico. Tana dei Rugli (Grotta Grande di Buggio)
Si sviluppa nei calcari marnosi sottostanti la formazione dei calcari nummulitici del Toraggio e presenta una serie di pozzi e di gallerie, in parte allagate e con sifoni, aperta anche da alcuni saloni e laghetti. La lunga forra sotterranea che forma la grotta possiede alcuni punti con belle concrezioni. Tana delle Cornae (Tana de Marixae)
Quota 1780. E' un pozzo profondo 46 metri. Abisso Sgora
Cavità tettonica, presenta imponenti fenomeni di crollo soprattutto nella parte terminale della grotta; un nuovo ramo è stato esplorato dallo Speleo Club di Sanremo nel 1993. Caverna della Giacheira
Alla quota di 580, ha uno sviluppo di 74 metri.
Pozzo del Monte Comune
Quota 1120 metri, sviluppo 84 metri, profondità
43 metri.
Abisso G 1
Quota 1705 metri. Ha uno sviluppo prevalentemente verticale di 140 metri (profondità 89 metri). Può essere considerato come il potenziale ingresso alto del complesso carsico sotterraneo di Buggio (Pigna). Tana degli Strassasacchi
E' scavata nei calcari nummulitici con andamento suborizzontale, e con una morfologia di tipo prevalentemente freatico. Presenta ambienti grandiosi assai inclinati e strettoie che ne ostacolano l'esplorazione. Grotta della Melosa (Tana Freida)
Quota 1450 metri, sviluppo 1600 metri, dislivello 253 metri. Si apre alla base della parete calcarea occidentale del monte Corma ed è costituita da una lunga e stretta forra, dall'andamento irregolare che si sviluppa in discesa con una serie di pozzi, laghetti, accumuli di frana. Sono presenti concrezioni, colate di moon light di monte e di argilla. Il potenziale dislivello della grotta è di 700 metri e la sua risorgenza è tutt'ora sconosciuta. E' stata esplorata fino a 178 metri dallo Speleo Club di Sanremo nel 1955. Successivamente il Gruppo Speleologico imperiese ha portato il fondo della grotta a 253 metri. Abisso dei Pietravecchia (Abisso E 2)
E' una cavità profonda 95 metri, collegata a un complesso ipogeo sviluppato per 305 metri, che assume aspetti di particolare grandiosità nel tratto finale e che può essere paragonato alla solenne verticalità delle cattedrali gotiche. Molto suggestive le pareti ricoperte di latte di monte e le curiose formazioni che spingono la fantasia a riconoscervi volti e personaggi immaginari. Con le spettacolari visioni dell'Abisso dei Pietravecchia si conclude la rassegna nei principali complessi carsici dell'Alta Val Nervia. |
||
10° FESTIVAL INTERNATIONAL DE L'IMAGE SOUTERRAINE di Mandelieu-La Napoule 25 Maggio 1996 SPELEAUS FLUMEN '96 Fiume Veneto (Pordenone) 1-2-3 Novembre 1996 VILLEJUIF PARIGI FESIVAL DI SPELEOLOGIA 26 novembre 1996
|
||
|