Molti si chiedono: ma che cosa è il Visionarium
3d di Dolceacqua? Sintetizzando: il Visionarium è una sala da proiezione
dove immagini, musica,poesia e effetti speciali si fondono in un crescendo
di meraviglia. Ma dilunghiamoci un po’ di più: con la presente
penso di potere soddisfare, almeno in parte, le vostre legittime
curiosità.
Premetto che il Visionarium, in tutte le sue componenti
(progettazione, locali, attrezzature, ecc.) è esclusivamente ed
unicamente artigianale ed autogestito, e si avvale, all'occasione, della
generosa e volontaria collaborazione di esperti nei vari settori
( ricerca, testi, dizione, lettura, suoni, riprese, escursionistica, speleologia,
canyoning, subacquea, spedizioni, ecc.) e nelle più classiche
discipline (arte, storia, ecologia, ambiente, ecc..).
Gli 11 proiettori fissi in sala sono così disposti:
7 lavorano sullo schermo centrale argentato di mt 3.20x2.20, di cui
4 dotati di filtri polarizzati per la proiezione 3D, 3 senza filtri , 2
sono puntati sulla volta a botte di 40 mq. con obiettivi grandangolari
da 35 mm. e 2 sono puntati sullo schermo verticale laterale di cm 70x100
con due ottiche da 250 mm. La sala misura mt 10 x 4.
I proiettori sono pilotati da n. 3 smart pax della
Dataton, 1 trans pax , 1 pax con 8 interruzioni a disposizione, 2 dimmer
con 32 uscite di cui 16 per i giochi di luce e 16 per gli effetti (vento,
acqua, odori, suoni ambientali,lampi).
L’attrezzatura è completata da 1 registratore
digitale a 16 canali di cui 2 per lo stereo, 4 per le lingue, 1 per gli
impulsi 1 per la traccia orologio, 2 per gli effetti sonori multizona
e da 4 amplificatori stereo.impianto di traduzione simultanea
Il locale è stato recuperato in un edificio
adibito a stalle e risalente al '500 con una capienza massima di 50 posti
a sedere.
E' in progetto di dotare il locale di panche interattive
in stile altomedievale in legno di Palissandro;
anche queste saranno autocostruite, come le macchine
per diffondere l'odore o il profumo.
Per saperne di più sulla tecnica del TRIDIMENSIONALE
clicca
qua.
Vi consiglio comunque di venire a verificare sul
posto, previa telefonata al numero 0184/20.66.38.
Sarò lieto di ricevervi. |
Adele Faccio in visita al Visionarium nel 1996
Miniature in legno di olivo all'interno del Visionarium
3D
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Il Personaggio la cronistoria.
Eugenio Andrighetto nato a Dolceacqua nel 1948,
Enio per gli amici e attuale Presidente dell’Associazione Culturale “U
Bumbaixu”, è l’ideatore, il regista, l’operatore, cioè il
factotum del Visionarium 3D e di tutto ciò che ad esso orbita intorno,
pur se supportato da una schiera di entusiasti collaboratori. Per
lui il tutto inizia, negli anni sessanta, come per il piccolo protagonista
di “Nuovo Cinema Paradiso”, facendo l’operatore cinematografico per il
cinema parrocchiale del paese e da lì s’appassiona subito al cinema,
a quella che definisce la magia in celluloide. “Il mio sogno era,
sin dall’ora – racconta -, di vivere in uno spazio tutto mio circondato
da uno schermo ideale sul quale proiettare i miei film”. Nel
1979 passa alla fotografia con “una macchina seria – dice – con tre ottiche”,
e nel 1983 con il fratello Pierangelo decide di immortalare su fotogramma
tutto ciò che accade in paese nell’arco dell’anno, presentato poi
il 5 agosto 1984 nei locali del frantoio Mauro al pubblico
sotto forma di mostra fotografica intitolata “Profumo di terra, armonia
di gente nostra” e dal fratello riproposta in audiovisivo da 80 minuti.
Tutta la fatica nascosta richiesta dalla natura impervia
del suolo, che, solo grazie ai tipici terrazzamenti e al lavoro del contadino,
è diventato produttivo, le varie fasi di lavorazione dell’ulivo
e della vite, le tradizioni popolari, le scene ormai da iscriversi al passato,
nell’intento di dare testimonianza di tanta parte della cultura rurale
che questo mondo moderno rischia inesorabilmente d’ingoiare, sono le tematiche
sviluppate. Il 4 e l'11 novembre dello stesso anno nelle sale di Villa
Nobel di Sanremo, con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di
Imperia, è stata riproposta la mostra fotografica e l'audiovisivo.
Nel 1990 realizza, con la consulenza botanica del prof.
Enrico Martini, una mostra fotografica dal titolo “Fiori spontanei
del ponente ligure”. Nel 1992 un’altra mostra d’immagini fissate
dal suo magico obiettivo “Meravigliosa Alta Val Nervia” (incontri con la
natura) tradotta dal fratello Pierangelo in un audiovisivo che tiene cartellone
per un anno intero nell’appena nata Associazione Culturale “U Bumbaixu”
nei cui locali prenderà vita l’attuale Visionarium 3D. Soggetti:
le alte cime del Toraggio, Lega e Pietravecchia, le folte foreste di Gouta
e di Margherita dei Boschi, i canyon di Buggio e Sgorea “ un omaggio alla
bellezza di questa landa appartata e seducente che è l’alta Val
Nervia, che, se osservata con amore e discrezione, ripaga con lo spirito
di una natura fortunatamente quasi incontaminata e prodiga di gioie per
lo spirito”.
Lo stesso anno collaborando con il CAI di Bordighera,
nelle persone di Salvatore Gulifa, Andrea Carminati e Aldo Candian,
per la loro proiezione di una sequenza di diapositive sulle ferrate del
Pietravecchia, Enio, grazie al problema delle ….”muffe”…. viene fulminato,
pur conoscendo il sistema dell’anaglifo, da un apparecchio Stereoscopico
datato inizio ‘900, portato per curiosità provocatoria dal Gulifa.
Affascinato dall’effetto realistico delle foto d’epoca, inizia ad appassionarsi
a questo metodo di ripresa e pur non possedendo un adeguato apparecchio
tenacemente raggiunse lo stesso risultato utilizzando il sistema
sequenziale, cioè realizzando la stessa immagine da due prospettive
diverse.
Nel 1994, su sceneggiatura di Enzo Bernardini, porta
a termine “Ambiente e natura dell’entroterra della Riviera e della Costa
Azzurra” (Immersi nel suono e nell’immagine), che propone, al limite dell’ologramma,
particolari e momenti del territorio, delle acque, della vegetazione, dei
borghi medioevali dell’entroterra intemelio a cavallo delle due frontiere
italiana e francese, replicato sino a tutto il 1996. Il 1 gennaio
1997 viene presentato in anteprima “Recondite armonie” (La Val Nervia
nelle quattro stagioni) che si replica a tutt’oggi e dove lo spettatore
preso per mano è condotto a conoscere della Val Nervia, gli aspetti
più segreti della natura, tracce dell’uomo e situazioni ignote
che difficilmente possono essere raggiunte dal visitatore.
Non dimentichiamo la realizzazione nell’intermezzo
di documentari non tridimensionali ma comunque di grande effetto tra cui
da segnalare, per il particolare
utilizzo di sequenze animate con più proiettori:
“Nella fantasia”, “Sentieri d’acqua”
(alla scoperta dei più bei canyon delle alpi marittime
e liguri) e “Oltre
la luce”(grotte e abissi in alta val nervia), per l’alta maestria nel descrivere
il territorio locale: “Rio Bendola seducente e selvaggio”, “Le vie ferrate
ed il sentiero del Pietravecchia” o per lo spessore storico etnico culturale:
“Dolceacqua terra d’incantesimi” , “Pigna paese museo” e “Muri di pietra”(architettura
spontanea nel ponente ligure).
Per
realizzare le foto,da proiettare al pubblico nel Visionarium 3D, veramente
uniche nella loro specificità, Enio non esita a praticare all’occorrenza,
come un esploratore avventuriero: alpinismo, canyoning, speleologia, subacquea
o lanciarsi nel vuoto, legato ad un elastico, dal ponte di Loreto (m. 119)
con la telecamera legata all’avambraccio e portare quindi a compimento
il suo sogno …. “avere uno spazio tutto suo circondato di uno schermo ideale
sul quale proiettare i suoi documentari”.

Via Doria, a destra l'ingresso del Visionarium 3D
marzo 2003 ospite d'onore FOLCO QUILICI in visita col CAI di Sanremo
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